Associazione per il Disegno Industriale – Associazione culturale che riunisce dal 1956 progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici, giornalisti attivi intorno ai temi del disegno industriale italiano e della comunicazione visiva…Continua
L’ADI riunisce dal 1956 progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici, giornalisti intorno ai temi del design: progetto, consumo, riciclo, formazione.
Il suo scopo è promuovere e contribuire ad attuare, senza fini di lucro, le condizioni piu appropriate per la progettazione di beni e servizi, attraverso il dibattito culturale, l’intervento presso le istituzioni, la fornitura di servizi.
Per l’ADI il design è la progettazione culturalmente consapevole, l’interfaccia tra la domanda individuale e collettiva della società e l’offerta dei produttori.
Interviene nella progettazione di prodotti, servizi, comunicazione visiva, imballaggio, architettura d’interni, e nella progettazione ambientale.
Il design è un sistema che mette in rapporto la produzione con gli utenti occupandosi di ricerca, di innovazione e di ingegnerizzazione, per dare funzionalità, valore sociale, significato culturale ai beni e ai servizi distribuiti sul mercato.
IIDD – Istituto italiano per il Design e la Disabilità
DIPARTIMENTO PROGETTISTI
DIPARTIMENTO IMPRESE
DIPARTIMENTO GENERALE
REGISTRO DEI PROGETTI
GIURI’ DEL DESIGN
CENTRO DI INFORMAZIONI SUL MATERIALE
STATUTO
E’ un premio di disegno industriale istituito nel 1954.Nato da un’idea di Gio Ponti e per volontà dei grandi magazzini la Rinascente, ha lo scopo di mettere in valore la qualità del design italiano. Dal 1964 viene gestito esclusivamente dall’ADI.
Al Compasso d’Oro partecipano prodotti progettati da designer italiani o realizzati da imprese italiane. La giuria che opera la selezione è internazionale.
Gli oggetti premiati o segnalati dalla giuria, dopo essere stati esposti in una grande mostra, entrano a far parte della Collezione storica del Premio Compasso d’Oro, che organizza esposizioni internazionali antologiche e a tema sul design italiano.
Istituto italiano per il Design e la Disabilità
E’ una delegazione tematica nata nel 1994 per approfondire le possibilità di utilizzo del progetto per l’utenza ampliata, costituita non solo dai disabili in senso stretto ma anche dagli anziani e da tutta la gamma di differenti capacità presente nel pubblico generale Emanazione italiana dell’EIDD European institute for Design and Disability, si rivolge ad architetti, interior designer, industrial designer, grafici, terapisti, fisiatri, psicologi, medici che si occupano della disabilità; promuove concorsi e seminari, pubblica documentazione e informazioni, stabilisce contatti con organizzazioni che forniscono servizi per i disabili e la terza età, partecipando a progetti specifici.
Le finalità e le attività dell’IIDD sono illustrate nel sito www.iidd.gpa.it.
DIPARTIMENTO PROGETTISTI
Raccoglie i soci che operano nel campo del progetto come professionisti, consulenti, titolari di studi, dipendenti, collaboratori free lance e società di progettazione. I suoi obiettivi sono la qualificazione e la tutela della professionalità degli associati, l’arricchimento della cultura italiana del progetto, la conservazione della sua memoria storica e la sua diffusione a livello internazionale. La sua attività consiste nella promozione del progettista industriale, nel farne conoscere il valore e l’utilità, nel conquistargli spazi professionali con azioni di comunicazione articolate attraverso ogni veicolo di comunicazione.
DIPARTIMENTO IMPRESE
Riunisce le imprese che considerano il disegno industriale un fattore determinante della cultura produttiva e intendono portare nell’ADI il contributo della loro esperienza e competenza. L’attività è rivolta sia all’interno dell’associazione che all’esterno. Nel campo dei rapporti tra i soci l’obiettivo è promuovere lo scambio di opinioni e rendere sempre piu efficienti ed efficaci i rapporti tra i progettisti e le varie componenti dell’attività delle imprese. Vengon tra l’altro sviluppati contatti tra industrie e progettisti organizzando, in Italia e all’estero, incontri, seminari, rassegne e mostre in grado di promuovere l’immagine del progetto italiano.
DIPARTIMENTO GENERALE
E’ la sede di dibattito e di intervento dei soci che si interessano professionalmente al disegno industriale come critici, docenti, giornalisti, osservatori. Vi trovano spazio competenze specialistiche di grande importanza nelle relazioni tra le imprese e nelle nuove forme di organizzazione produttiva. Sviluppa nell’associazione la funzione critica, formativa e informativa, dedicando particolare attenzione agi scenari complessivi del panorama produttivo italiano e operando per l’identificazione e lo studio delle aree-sistema che costellano il nostro paese.
REGISTRO DEI PROGETTI
L’ADI offre alle imprese e ai progettisti uno strumento efficace ed economico per tutelare legalmente il loro lavoro: è possibile depositare presso l’associazione, a tempo indeterminato e a costi modici, copia della documentazione di un progetto. In caso di contestazione sulla data di creazione o sulla paternità del progetto il deposito presso il Registro dei progetti dell’ADI costituisce una valida prova. La documentazione, sigillata a cura dell’interessato all’atto del deposito, resta segreta e non preclude in alcun modo il successivo brevetto.
CENTRO DI INFORMAZIONI SUL MATERIALE
Offre a progettisti e imprese informazioni sui materiali a ogni livello di approfondimento, allo scopo di rendere l’iter della realizzazione di un progetto, dall’idea al prodotto finale, quanto piu semplice e veloce possibile.
Attivo in via sperimentale dal 1998 con consulenze riguardanti l’alluminio, prevede:
Informazioni generali sulle caratteristiche del materiale e sulle tecnologie piu adatte per la realizzazione di un determinato oggetto, con indicazioni di massima sulle eventuali modifiche da apportare al progetto di base per renderne piu facile la realizzazione.
Informazioniparticolareggiate sugli estrusi d’alluminio, con suggerimenti relativi ai disegni delle sezioni, alle possibilità di lavorazione e ai trattamenti superficiali; sui laminati e sui pressofusi, con indicazioni specifiche sui processi di laminazione, stampaggio e fusione applicati al progetto in esame.
Ingegnerizzazione del progetto (disegno di matrici e stampi) e controllo dell’intero iter progettuale, con eventuale assistenza presso i produttori del semilavorato e presso il realizzatore del prodotto.
Il servizio ha costi differenziati secondo il livello di informazione richiesto, è aperto a tutti i progettisti e le imprese ed è disponibile ai soci ADI a tariffe preferenziali.
IL GIURÌ DEL DESIGN
Ricostituitosi nel 1995 su iniziativa dell’ADI e della Confindustria, è un organismo che si propone di garantire, nel quadro di un codice di autodisciplina, che le creazioni di disegno industriale siano realizzate con prestazioni originali, senza imitazioni o comportamenti sleali. Composto da giuristi ed esperti designayi dalla confindustria e dall’ADI, esamina le contestazioni che gli vengono sottoposte ed emette decisioni autorevoli e di forte efficacia per il mondo della professione. L’intervento del Giurì può essere richiesto anche da chi non è socio dell’ADI.
Diritti tutelati dal Giurì:
– Il diritto dell’utente a non essere tratto in inganno da comportamenti e proposte imitative.
– Il diritto dell’impresa produttrice alla salvaguardia del valore dei suoi originali investimenti in progettazione e sviluppo.
– Il diritto del progettista alla protezione dell’unicità dell’apporto professionale.
Sette cardini del Giurì:
1 Il giurì può accettare o rifiutare di esaminare un caso. La stessa accettazione certifica la serietà di una contestazione.
2 L’esame della sleale appropriazionedi un’opera altrui viene compiuto da un gruppo di esperti, portatori di diversi punti di vista e garantisce un avalutazione organica e multidisciplinare.
3 I tempi e i costi sono assai minori di quelli di un ricorso ad un normale tribunale.
4 Un tribunale, se può trovarsi relativamente a suo agio nel caso di una pedissequa e servile imitazione che violi un modello ornamentale in vigore, incontra invece assai maggiori difficoltà di intervento nel caso di prodotti palesemente derivati o ispirati.
5 La decisione del Giurì, proprio perché autorevolmente espressa da addetta ai lavori, e anche nel caso in cui il contenuto decida di non accettrala, ha forte efficacia persuasiva e assume un valore sanzionatorio nei diversi soggetti del segmento di mercato a cui il prodotto è indirizzato.
6 La decisione del Giurì assume anche un elevato valore pro veritate da offrire eventualmente al giudice ordinario (tribunale o pretura).
7 Infine il giurì non ha limitazioni geografiche di competenza e può esprimersi anche nei confronti di prodotti di aziende non italiane.
STATUTO
Capitolo I – Costituzione. Finalità. Caratteristiche dei soci
Capitolo II – Soci
Capitolo III – Dipartimenti operativi
Capitolo IV – Delegazioni territoriali e Delegazioni tematiche
Capitolo V – Organi dell’associazione
Capitolo VI – Disposizioni generali
Capitolo VII – Patrimonio sociale e scioglimento dell’associazione
Capitolo VIII – Disposizioni transitorie